Buongiorno, sono un revisore contabile senza partita iva con incarico di revisore dal 1.1.2020 come co.co.co e iscritto alla gestione separata. Ho richiesto l indennità covid 19 di 600 euro e l inps me l ha rifiutata e ha scritto che:
dall’analisi della documentazione presentata, Le comunichiamo che la Sua domanda è respinta. Ciò in quanto (come da Allegato 1 del Messaggio protocollo INPS.HERMES.01/06/2020.0002263), dalla percezione dell’indennità covid ex art. 27 sono escluse tutte le figure che, pur obbligate alla contribuzione della Gestione separata, non sono state richiamate dal d. lgs 81/2015 , come ad esempio tutte le cariche sociali quali gli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società.
Cortesemente vorrei sapere se questa motivazione già è a vostra conoscenza o a chi mi devo rivolgere
Egr. dottore, purtroppo ha ragione l’INPS. Lei avrebbe potuto accedere all’indennità Covid 19, forse, solo nell’ipotesi in cui sarebbe risultato alla data del marzo 2020 non più revisore e dunque una rescissione del contratto aziendale. Avrebbe dovuto dimostrare sempre che per il periodo precedente cioè gennaio fino alla data del decreto il versamento dei relativi contributi alla gestione separata da parte della società. Distinti saluti, Nunzia
L’art. 7 del d.lgs.165/2011, per come modificato recentemente, vieta dal 1/7/2019 agli enti locali di stipulare co.co.co. e tra le eccezioni menziona i componenti dell’OIV e non anche i revisori. Secondo quale norma è possibile inquadrare i revisori dei conti senza partita iva con contratto di co.co.co.?
Il Responsabile del Comune dove io sono revisore (non ho partita iva) ritiene di non poterlo fare.
Gent.ma Dott.ssa Cazzella, con riferimento al caso specifico, per l’Agenzia delle Entrate i relativi redditi devono qualificarsi come redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’articolo 50 del TUIR.
SEZIONE I – Redditi di lavoro dipendente e assimilati
Tra i compensi rientrano anche quelli percepiti per:
• cariche di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica. Distinti saluti
SONO REVISORE SENZA PARTITA IVA. IL COMUNE NON INTENDE PAGARE IL COMPENSO COME CO.CO.CO IN QUANTO ANDREBBERO A SUPERARE IL TETTO SPESA DI PERSONALE. NON PENSO POSSANO DARE QUESTA GIUSTIFICAZIONE. NEL BANDO NON VIENE RICHIESTO L’OBBLIGO DI POSSEDERE LA PARTITA IVA. GRAZIE TOMASELLO pippo.tomasello49@gmail.com
sono revisore presso un comune. la responsabile dei pagamenti si rifiuta di procedere al pagamento del mio compenso come co.co.co perchè andrebbe a superare la spesa del personale. nel bando pubblicato dl comune per il rinnovo dei revisore non veniva indicato l’obbligo di possedere la partita iva. cosa fare? grazie tomasello
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Buongiorno, sono un revisore contabile senza partita iva con incarico di revisore dal 1.1.2020 come co.co.co e iscritto alla gestione separata. Ho richiesto l indennità covid 19 di 600 euro e l inps me l ha rifiutata e ha scritto che:
dall’analisi della documentazione presentata, Le comunichiamo che la Sua domanda è respinta. Ciò in quanto (come da Allegato 1 del Messaggio protocollo INPS.HERMES.01/06/2020.0002263), dalla percezione dell’indennità covid ex art. 27 sono escluse tutte le figure che, pur obbligate alla contribuzione della Gestione separata, non sono state richiamate dal d. lgs 81/2015 , come ad esempio tutte le cariche sociali quali gli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società.
Cortesemente vorrei sapere se questa motivazione già è a vostra conoscenza o a chi mi devo rivolgere
Grazie
Egr. dottore, purtroppo ha ragione l’INPS. Lei avrebbe potuto accedere all’indennità Covid 19, forse, solo nell’ipotesi in cui sarebbe risultato alla data del marzo 2020 non più revisore e dunque una rescissione del contratto aziendale. Avrebbe dovuto dimostrare sempre che per il periodo precedente cioè gennaio fino alla data del decreto il versamento dei relativi contributi alla gestione separata da parte della società. Distinti saluti, Nunzia
L’art. 7 del d.lgs.165/2011, per come modificato recentemente, vieta dal 1/7/2019 agli enti locali di stipulare co.co.co. e tra le eccezioni menziona i componenti dell’OIV e non anche i revisori. Secondo quale norma è possibile inquadrare i revisori dei conti senza partita iva con contratto di co.co.co.?
Il Responsabile del Comune dove io sono revisore (non ho partita iva) ritiene di non poterlo fare.
Gent.ma Dott.ssa Cazzella, con riferimento al caso specifico, per l’Agenzia delle Entrate i relativi redditi devono qualificarsi come redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’articolo 50 del TUIR.
SEZIONE I – Redditi di lavoro dipendente e assimilati
Tra i compensi rientrano anche quelli percepiti per:
• cariche di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica. Distinti saluti
SONO REVISORE SENZA PARTITA IVA. IL COMUNE NON INTENDE PAGARE IL COMPENSO COME CO.CO.CO IN QUANTO ANDREBBERO A SUPERARE IL TETTO SPESA DI PERSONALE. NON PENSO POSSANO DARE QUESTA GIUSTIFICAZIONE. NEL BANDO NON VIENE RICHIESTO L’OBBLIGO DI POSSEDERE LA PARTITA IVA. GRAZIE TOMASELLO pippo.tomasello49@gmail.com
sono revisore presso un comune. la responsabile dei pagamenti si rifiuta di procedere al pagamento del mio compenso come co.co.co perchè andrebbe a superare la spesa del personale. nel bando pubblicato dl comune per il rinnovo dei revisore non veniva indicato l’obbligo di possedere la partita iva. cosa fare? grazie tomasello